La chetogenica una falsa soluzione

Dieta Cheto: la mia esperienza

Questo é uno di quegli articoli che non vorresti mai leggere. E forse anche io non faccio bella figura nello scriverlo. Ho però deciso di correre questo rischio. Sono infatti convinta che la mia esperienza possa esserti di ispirazione.

Inizio col dirti che nel 2021 ho fatto un bell’esaurimento nervoso. Il campanello d’allarme é stato un episodio di pressione alta (avevo 210 di massima). Avevo frequenti episodi di tachicardia, dopo pranzo. Mi disturbavano le luci e i rumori molto forti (se mi conosci da un po’ sai che sono stata caregiver di mio padre, per circa 5 anni, quelli più difficili, anche se gli sono stata a fianco fin da subito…).

Te la faccio breve. Il cardiologo a cui mi sono rivolta, che già seguiva i miei genitori, mi disse che dovevo perdere peso e fare più attività possibile. Gli ho raccontato dei miei alti e bassi. L’ho aggiornato su una situazione che conosceva bene e che si era complicata (era l’unico medico con cui mio padre si sentì di dire che aveva il Parkinson). Eppure mi sono sentita dire che era ovvio che fossi ipertesa, essendo figlia di ipertesi (chissà come mai mio fratello non lo sia…dopo anni di vita all’estero, lontano dai problemi di casa).

Insomma, la soluzione era la cheto. Punto. Non c’erano tanto discorsi da fare. É facile, soprattutto se usi dei prodotti ad hoc. Così pochi giorni dopo stavo già sorseggiando il mio caffè di cicoria con il plumcake cheto. Facile, veloce da preparare visto che è già pronto. L’unico impegno era la moka: il caffè di cicoria dovevo farlo io. Avendo la pressione alta non ci tenevo proprio a bere il caffè, anche se il cardiologo non me lo aveva vietato.

Ora ti starai chiedendo come è andata, visto che ne sto facendo un articolo. Beh, non proprio bene. La massa grassa non è scesa. Ho perso peso ma solo come liquidi. Meglio che niente. Lo so. Dopo tutto mi era stato detto di perdere peso (per far scendere la pressione) e ci ero riuscita. Però per me, non perdere massa grassa è stato un fallimento.

Cosa è andato storto

Impedendomi di perdere massa grassa? Il caffè di cicoria. Per non alzare la pressione ho optato per un caffè ricco di carboidrati! Praticamente ho bloccato il meccanismo della chetosi e non ho perso massa grassa.

Avevo talmente tanta fretta di perdere peso. Avevo così tanta voglia di dimostrare al cardiologo che si sbagliava sul mio conto, che non ho ragionato. Ho fatto tutto con foga. Senza metterci la testa. Dal suo punto di vista l’obiettivo lo avevo raggiunto. Dal mio no però!

Cosa ho imparato

Ho avuto la conferma che il peso è fuorviante. Pensare solo a perdere peso ti fa sbagliare più di quanto vorresti. Ti acceca proprio. Oltre a farti sviluppare una voglia di rivalsa rispetto a chi ti ha detto che “devi” perdere peso.

Avevo bisogno di essere ascoltata. Di sentirmi capita, sostenuta in quel percorso di caregiving che stava diventando sempre più impegnativo. Invece no, anche io sono stata classificata secondo dei parametri numerici. Anche io sono stata additata come una persona che non sapeva prendersi cura di sé.

La mia salute però (esattamente come la tua), non passa solo attraverso un numero. Dipende anche e soprattutto da tutto quello che ci sta dietro. E dalla massa grassa.

Non ero riuscita a far fronte allo stress della mia quotidianità, come avrei potuto aggiungere anche quello da ansia da prestazione?

#lagiustaviadimezzo il mio mantra

Così il mio metodo alimentare (#lagiustaviadimezzo) ancora una volta si è riconfermato la vera soluzione. Mi sono concentrata su quello che sapevo essere adatto a me. Sia come obiettivo che come modo per raggiungerlo.

É così che ho ridotto anche la massa grassa, senza privarmi.

Anche tu vuoi sapere come perdere massa grassa senza privarti? Allora il mio corso “Le basi de #lagiustaviadimezzo 2.0” è perfetto per te.

Perderai peso e massa grassa, senza importi privazioni non sostenibili!

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