PCOS

Pcos. Sindrome dell’ovaio policistico

AUTRICE: DOTT.SSA LAURA BIONDINI, BIOLOGO

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un insieme di sintomi, causati da uno squilibrio ormonale, che può colpire il 5-10% della popolazione femminile in età riproduttiva ed è considerato il più comune squilibro endocrino dell’età fertile [4].

Cos’è la Pcos

La patologia è caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche (iperandrogenismo, resistenza all’insulina e conseguente iperinsulinemia).

La definizione di “cisti” è un sacco pieno di liquido. Le cisti possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo. Le donne colpite da PCOS possono sviluppare cisti a causa del mancato rilascio delle uova nel tempo. I follicoli ovarici continuano a crescere e formano molteplici cisti. Queste possono essere descritte come un “filo di perle” in un’immagine ecografica [4].

Nonostante il nome della patologia lo riporti, non tutte le donne con PCOS presentano tuttavia cisti ovariche.

Per la diagnosi di PCOS sono necessari almeno due dei seguenti sintomi[4][5][6]:

  • Iperproduzione di ormoni maschili (androgeni), con conseguenti livelli elevati di testosterone o sintomi quali acne (talvolta grave) ed eccessiva peluria sul volto, sull’addome e/o sulla schiena
  • Disturbi dell’ovulazione, che includono amenorrea, ciclo mestruale irregolare o infertilità
  • Ovaie ingrossate, rilevate tramite ecografia, contenenti piccoli follicoli ovarici con strutture simili a cisti (non è necessario effettuare un’ecografia in donne che presentano gli altri due sintomi elencati)

Importante: Nei primi due anni dopo il menarca (prima mestruazione), è piuttosto ricorrente che i cicli mestruali si presentino irregolari. Nelle adolescenti inoltre, l’ecografia non è in grado di individuare la presenza di cisti ovariche.

Quindi per le pazienti adolescenti sono più indicativi, ai fini della formulazione della diagnosi, il dosaggio ormonale e l’osservazione di segni e sintomi di eccesso degli ormoni maschili[6][4].

La diagnosi può essere difficoltosa ma il medico, sospettata una PCOS, potrà indicare gli esami specifici per la diagnosi (esami ormonali, glicemia, insulinemia, ecografia pelvica etc.), consigliare una terapia mirata, uno stile di vita corretto e la perdita di peso[6].

L’eziologia è ancora oggi controversa. Si può dire che l’ovaio policistico è espressione di una complessa alterazione funzionale del sistema riproduttivo data dall’aumento degli ormoni maschili (androgeni).

I sintomi della PCOS possono iniziare subito dopo la pubertà, ma possono anche svilupparsi durante la tarda adolescenza e la prima età adulta. Dato che i sintomi possono essere attribuiti ad altre cause o passare inosservati, la PCOS potrebbe non essere diagnosticata per qualche tempo [4].

Sintomi della Pcos

I sintomi includono:

  • irsutismo (eccesso di peluria). Le aree interessate dalla crescita eccessiva dei peli possono includere viso, braccia, schiena, petto, pollici, dita dei piedi e addome. L’irsutismo correlato alla PCOS è dovuto a cambiamenti ormonali negli androgeni.
  • alopecia androgenetica (calvizie di tipo maschile che può aggravarsi dopo la mezza età)
  • disturbi mestruali (mestruazioni irregolari, assenza di mestruazioni per più mesi, cicli scarsi o prolungati).

Altri possibili sintomi:

  • Aumento di peso. Circa la metà delle donne con PCOS va in contro ad aumento di peso e ad un’obesità difficile da gestire.
  • Acne. I cambiamenti ormonali legati agli androgeni possono portare a problemi di acne. Anche altri cambiamenti della pelle come ad esempio lo sviluppo di macchie scure della pelle sono correlati alla PCOS.
  • Cambiamenti di umore. Avere PCOS può aumentare la probabilità di sbalzi d’umore, depressione e ansia.
  • Dolore pelvico. Il dolore pelvico può verificarsi in concomitanza dei cicli mestruali, insieme a forti emorragie. Può però anche verificarsi lontano dal ciclo.
  • Mal di testa. Gli sbalzi ormonali provocano mal di testa.
  • Problemi di sonno. Le persone con PCOS spesso segnalano problemi come l’insonnia o il sonno scarso. Ci sono molti fattori che possono influenzare il sonno, ma la PCOS è stata collegata ad un disturbo del sonno chiamato apnea notturna. Con l’apnea notturna, una persona smetterà di respirare per brevi periodi di tempo durante il sonno.
  • Stanchezza. Molte persone con PCOS riferiscono un aumento della fatica e una bassa energia. Problemi correlati, come uno scarso sonno, possono contribuire alla sensazione di stanchezza.

Pcos e infertilità:

La PCOS è una delle principali cause di infertilità femminile. Ovviamente, non tutte le donne con PCOS sono uguali: per alcune potrà essere necessario ricorrere all’assistenza di trattamenti per la fertilità, altre saranno in grado di concepire naturalmente. Si ricorre all’induzione dell’ovulazione se la mancanza di cicli ovulatori è sistematica ed unica causa di sterilità[4].

Dal sito del ministero della salute, per approfondire:

  • documento Piano nazionale fertilità
  • scheda Fertilità nella sezione La nostra salute
  • pagina Sindrome dell’ovaio policistico in SaPeRiDoc

Il sito dell’ “U.S. Department of Health and Human Services” sottolinea che le donne con PCOS possono avere una maggiore predisposizione per: diabete, patologie cardiovascolari, dislipidemie (livelli alti di colesterolo nel sangue), ipertensione ed un maggiore rischio di iperplasia endometriale [5].

Non esiste una cura per questa patologia ma molti modi per diminuirne i rischi correlati e tenere sotto controllo I sintomi.

Accanto ai trattamenti farmacologici per curare vari sintomi (Ad. Es: acne, irsutismo, irregolarità dei cicli, ipertensione ecc.), l’esercizio fisico (importante per ridurre la resistenza insulinica) e la perdita di peso (utile a ridurre i livelli di insulina, di SHBG e di estrogeni), possono ripristinare l’ovulazione o favorire l’effetto dei farmaci utilizzati per l’induzione dell’ovulazione.

La perdita del 5% dell’eccesso di peso (tramite una corretta alimentazione ed esercizio fisico) può contribuire a rendere più regolari i cicli e diminuire i disagi legati alla sintomatologia [4].

È fondamentale comprendere come sani e corretti stili di vita, acquisiti sin dalla più giovane età, aiutino nella prevenzione di questa condizione clinica[4][5].

Adotta un corretto stile di vita fin da giovane!

CONSIGLI NUTRIZIONALI: La Sindrome dell’ovaio policistico è fortemente associata all’obesità addominale ed alla resistenza all’insulina. Come detto: approcci efficaci sono la nutrizione e l’esercizio fisico che migliorano il profilo endocrino, l’umore, la funzione riproduttiva ed il profilo di rischio cardio metabolico, anche a fronte di una modesta perdita di peso [1][2]. Ovviamente, per essere una strategia di successo, devono essere adattati alle esigenze ed alle preferenze dell’individuo

Studi recenti ci consentono di formulare raccomandazioni sull’assunzione di macronutrienti [1][3]. I grassi dovrebbero essere limitati a massimo il 30% delle calorie totali con una bassa percentuale di grassi saturi (es: burro e margarine, olio di palma, carni grasse etc) [3]. L’apporto calorico dovrebbe essere distribuito tra diversi pasti al giorno con un basso apporto di snack e bevande zuccherine. L’uso di farmaci per migliorare la sensibilità all’insulina o per promuovere la perdita di peso è giustificato come misura a breve termine ed è più probabile che sia utile se usato precocemente in combinazione con dieta ed esercizio fisico[4] [5].

REFERENZE:

[1] Grant D Brinkworth et al.; Long-term effects of a very low-carbohydrate diet and a low-fat diet on mood and cognitive function, Arch Intern Med. 2009 Nov 9;169(20):1873-80. doi: 10.1001/archinternmed.2009.329.

[2] Cherrie Galletly et al.; Psychological benefits of a high-protein, low-carbohydrate diet in obese women with polycystic ovary syndrome–a pilot study, Appetite. 2007 Nov;49(3):590-3. doi: 10.1016/j.appet.2007.03.222.

[3] H. Farshchi et al.;  Diet and nutrition in polycystic ovary syndrome (PCOS): Pointers for nutritional management; Journal of Obstetrics and Gynaecology Volume 27, 2007 – Issue 8:762-773. doi.org/10.1080/01443610701667338

[4] www.pcosaa.org (il sito ha una sezione con infografica molto immediata e informativa)

[5] Polycystic ovary syndrome | womenshealth.gov U.S. Department of Health and Human Services

[6] Sindrome dell’ovaio policistico (salute.gov.it)

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