La pasta integrale

La pasta di semola integrale di grano duro si ottiene semplicemente attraverso l’impasto del grano duro e acqua. Cosa indica la parola integrale?

Indica che la semola non ha subito il processo di raffinazione a cui invece è soggetta la farina bianca. Nella farina integrale tutte le parti del chicco sono conservate e i chicchi vengono macinati così come si trovano in natura mantenendo un conseguente apporto elevato delle loro sostanze nutritive.

Nello specifico le parti del chicco sono:

– la crusca, involucro esterno ricco di fibre, antiossidanti, zinco, rame, ferro, magnesio e vitamine del gruppo B

– il germe, parte interna del chicco ricca di antiossidanti, acidi grassi polinsaturi, vitamine del gruppo B e vitamina E

l’endosperma, porzione del germe, da cui provengono le sostanze nutritive essenziali e cioè amidi, proteine e sali minerali.

La pasta integrale è riconosciuta dallo specifico disciplinare di produzione e costituisce un prodotto tipico italiano però bisogna saperla scegliere bene perché purtroppo rientra in questo disciplinare anche la pasta bianca con l’aggiunta di crusca in quanto considerata pasta integrale ricostituita perciò perfettamente legale.

Leggete quindi l’etichetta e se la volete davvero integrale, lasciate perdere quando, tra gli ingredienti, troverete scritto crusca o cruschello. Fate riferimento anche ai valori nutrizionali, 100 grammi di pasta integrale devono contenere almeno 8 grammi di fibre.

Diciamo anche che, per acquistare un buon prodotto, dovremmo fidarci di più di quelle aziende che specificano i luoghi di coltivazione e raccontano delle fasi di produzione dandoci l’idea di avere una filiera trasparente.

Poi un’altra indicazione utile per capire meglio la bontà del prodotto è senza dubbio il colore, la vera pasta integrale deve essere scura e uniforme e non chiara con dei puntini neri che rappresenterebbero la crusca aggiunta.

Preferitela biologica, il motivo è piuttosto semplice, nella coltivazione tradizionale le sostanze chimiche sono maggiormente presenti e coinvolgono soprattutto le parti esterne del chicco che nel caso della pasta integrale viene utilizzato tutto.

Un altro consiglio è quello di acquistare prodotti artigianali che vengono essiccati a basse temperature, circa 45 gradi, a differenza delle tecniche industriali, evitando così che i benefici portati da vitamine e sali minerali si disperdano.

La differenza principale tra la pasta integrale e la pasta bianca riguarda il processo di lavorazione invece l’apporto calorico è più o meno lo stesso.

Tuttavia la pasta integrale è considerata più salutare grazie alla maggiore presenza di fibre e di carboidrati complessi. Oltre a questo, rispetto alla pasta bianca, apporta anche più proteine vegetali, importanti per molte funzioni del nostro organismo.

La pasta integrale è anche fonte di vitamine e sali minerali e un’altra sua importante proprietà riguarda l’indice glicemico che essendo basso (con variazioni legate alla forma del trafilato), permette ai carboidrati di rilasciare energia in modo graduale nel sangue evitando in questo modo i picchi di insulina. Questi, lo sappiamo bene, sono dannosi non solo per chi soffre di diabete ma per tutti, soprattutto alla popolazione femminile. E’ risaputo che i picchi di insulina favoriscano l’accumulo dei grassi e agevolino in primis le malattie cardiovascolari oltre che altre patologie. Nella pasta integrale, molto importante, è la presenza della vitamina E, antiossidante per eccellenza con effetti anti età e la presenza di fitoestrogeni utili al benessere di ossa e cuore. L’elevata quantità di fibre contenuta in questo alimento favorisce lo smaltimento delle scorie attraverso le feci e contrasta la stitichezza.

La pasta integrale più conosciuta e consumata è quella di grano, ma esistono anche quelle di orzo, farro, mais e avena e altre ancora. Sarebbe ottimo sfruttare le tante varietà e consumare tutti i cereali integrali alternandoli per assicurare l’assunzione di più nutrienti utili al nostro organismo.

PERCHÉ AIUTA A DIMAGRIRE

L’apporto calorico è simile alla pasta bianca ma è molto efficace per chi ha bisogno di tenere sotto controllo il proprio peso perché le fibre contenute danno un maggior senso di sazietà e quindi ci danno la possibilità di ridurre le dosi senza avvertire fame dopo mangiato.

La presenza di queste fibre rallenta anche l’assimilazione dei carboidrati in modo che il nostro corpo produca meno grassi a beneficio del tessuto adiposo.

La pasta integrale è quindi un ottimo alimento e il suo contenuto di fibre è importante ma va detto che non si può certo pensare di assumere tutto il fabbisogno di fibre solo attraverso la pasta integrale, ci vorrebbero porzioni giganti tutti i giorni e sarebbe davvero assurdo.

La dobbiamo inserire in una dieta ricca e variegata, i suoi nutrienti non potranno mai sostituire quelli di frutta e verdura anch’esse ricche di fibre ma anche di polifenoli e vitamine che dovrebbero essere sempre presenti sulle nostre tavole.

Negli ultimi anni il consumo di pasta integrale è aumentato, a noi italiani piace sempre di più, sicuramente perché fa bene ma anche perché probabilmente abbiamo imparato a cucinarla e soprattutto ad abbinarla nel modo giusto.

Siete d’accordo con me? A tal proposito, che ne dite di scoprire insieme gustose ricette nella prossima rubrica Recipe Time? Vi aspetto!

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