fame nervosa

Chi sono e perché sono diversa

Credimi, ne so qualcosa. In passato, più pensavo che avrei voluto perdere peso e più mi imponevo di mangiare porzioni più piccole, ignorando la fame che avevo. Più ignoravo questa fame e più mi ritrovavo a voler mangiare qualcosa di buono, poco dopo. Non riuscivo più a capire cosa dovevo mangiare e quanto. Sentivo questa fame e non capivo se fosse solo voglia di qualcosa di buono oppure fame vera. Se era solo voglia di qualcosa di buono, mi sentivo in colpa a concedermelo. Se era fame vera, mi sentivo in colpa ad avere ancora fame, perché pensavo fosse sbagliato. Avevo in testa quella fissa per il peso che doveva scendere e lì volevo arrivare. Tutto il resto – come appunto la fame – non lo ascoltavo. Mangiavo quello che pensavo di dover mangiare per perdere peso. Soddisfazione zero. Ansia da prestazione tanta. E’ successo anche a te?

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Croccante o morbido?

Hai presente l’articolo di settimana scorsa, in cui ti ho parlato della voglia di dolce dopo il pasto? Ti ho spiegato come spesso questo desiderio derivi da una mancata soddisfazione: il pasto non ti appaga e tu vai alla ricerca di qualcosa di buono, scambiando questa voglia con la fame nervosa.

E se invece fosse proprio quella? Allora dovresti osservare che le tue scelte ricadono su un particolare tipo di alimento e che soprattutto variano in base a come ti senti.

È risaputo che ricerchiamo il cioccolato e i dolci in genere, quando abbiamo voglia di coccole, questo perchè la maggior parte di quei cibi favorisce un aumento della serotonina, ormone della felicità e dell’equilibrio emotivo. Ciò che pochi sanno è che anche la consistenza dei cibi fà la differenza, anzi spesso è proprio quella che ci aiuta a capirci.

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