Il Tofu

Il tofu è probabilmente uno degli alimenti a base di soia più conosciuti e consumati al mondo ed è incredibile pensare che le prime tracce riguardanti la sua preparazione risalgano a più di 2000 anni fa.

Pensate che c’è chi lo considera oggi un cibo moderno e di recente invenzione, giunto sugli scaffali della grande distribuzione grazie al crescente aumento di coloro che seguono una dieta vegetariana e vegana ma evidentemente non è così.

Non è semplice sapere con precisione come sia nata la ricetta, infatti, come spesso capita quando le origini sono così antiche, si sono formulate delle ipotesi.

Secondo alcune fonti popolari, il tofu sarebbe stato scoperto da un nobile intorno al 164 a.C. mentre c’è chi sostiene che sia invece nato per caso durante l’ebollizione di fagioli di soia mescolati a del sale marino che, ricco di calcio e magnesio, abbia attivato un particolare processo di formazione del caglio.

Il terzo racconto invece vede come protagonisti i Mongoli dai quali sembra che i Cinesi abbiano copiato il metodo di formazione del caglio dal latte di mucca per poi replicarlo sul latte di soia.

In ogni caso, quel che è certo è che il tofu arriva dalla Cina e che da lì si diffuse prima in Corea e poi in Giappone verso la fine del VII secolo per arrivare in Occidente solo nel XIX secolo.

Il tofu è parte integrante della cultura asiatica e rappresenta una fiorente industria alimentare, molto sviluppata su tutto il territorio e importante dal punto di vista tecnologico.

Oggi è consumato e apprezzato in tutto il mondo per le sue proprietà e per essere un’ottima alternativa proteica soprattutto per chi ha deciso di ridurre o di eliminare carne e pesce dalla propria dieta.

COME SI OTTIENE

Si ottiene dalla cagliata del latte di soia come per un prodotto caseario. Riassumendo in due parole, I fagioli di soia vengono messi in ammollo nell’acqua, poi frantumati, bolliti e essiccati e in questo modo si ricava il latte di soia dopodiché si passa alla fase della cagliatura. Si mescola un caglio particolare che può essere solfato di calcio, cloruro di magnesio o un acido organico al latte di soia finché l’impasto non coagula e alla fine viene pressato in blocchi.

Esistono diverse varietà di soia ma non tutte sono adatte a produrre tofu, vengono utilizzate quelle con i semi più grandi e con il maggior contenuto proteico.

COME FARLO IN CASA

Dovete procurarvi: 500 ml di latte di soia, 40 ml di succo di limone non trattato.

Il limone funge da caglio, il suo succo acido a contatto con il latte di soia formerà la cagliata.

Innanzitutto mettete a bollire il latte mescolando di tanto in tanto per rompere la pellicola che si forma in superficie. Nel frattempo spremete il limone o i limoni fino ad ottenere 40 ml di succo. Una volta raggiunta l’ebollizione, spegnete il fuoco e mettete il latte di soia in una ciotola di vetro o di plastica ma non di acciaio (nemmeno i cucchiai) dove avrete precedentemente versato il succo di limone. Lasciate riposare per almeno un’ora. Trascorso questo tempo, il latte si sarà cagliato e sarà pronto per essere filtrato. Preparate l’occorrente per il filtraggio: un contenitore graduato sopra al quale mettere un colino rivestito con un canovaccio (pulito ma senza odori di detersivo, meglio farlo bollire) e versate lentamente. Potete aiutarvi con un cucchiaio di legno o strizzare il canovaccio.

Dopo aver fatto sgocciolare tutto il liquido il tofu è pronto e a seconda di quanto lo farete sgocciolare, sarà più o meno morbido.

E’ un alimento molto ricco dal punto di vista nutrizionale e apporta poche calorie, è ricco di lecitina, utile contro il colesterolo cattivo. Contiene anche sali minerali come potassio, fosforo, calcio, ferro, pochi grassi, e un buon quantitativo di proteine vegetali (circa 10 grammi in 100 grammi).

ECCO QUALI SONO E SUE PROPRIETA’

Oltre a tenere a bada i livelli di colesterolo, abbassa il rischio di aterosclerosi e riduce il rischio di problemi legati all’ipertensione. E’ molto utile in menopausa, favorisce la salute delle ossa e previene l’invecchiamento cellulare. E’ un efficace antinfiammatorio per i vasi sanguigni e agevola la circolazione ematica grazie alla presenza dei suoi isoflavoni.

Non ha particolari controindicazioni, se ne sconsiglia, talvolta, l’uso nei casi di ipotiroidismo e si consiglia sempre di non eccedere con le quantità perché potrebbe dare problemi di gonfiore e nausea.

Il tofu ha un sapore piuttosto neutro e proprio per questa caratteristica lo si può cucinare sia dolce che salato.

C’è chi si chiede spesso se lo si può consumare crudo.

Se non si esagera con la quantità, si può consumare crudo ma, per evitare gonfiore o nausea, sarebbe meglio almeno sbollentarlo per tre minuti. Quando lo acquistate, scegliete un buon prodotto, il colore deve essere uniforme, senza ingiallimenti e privo di qualsiasi odore. Conservatelo in frigorifero, in contenitori a chiusura ermetica e se doveste notare delle striature nel liquido di conservazione che sono indice di crescita batterica, gettatelo via.

Le cose da dire su questo prezioso alimento sono ancora tante ma vi rimando alla prossima volta con la rubrica Recipe Time per aggiungere ancora delle curiosità e per condividere con voi sfiziose e sane ricette.

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