L’aglio è una pianta erbacea alta dai 30 agli 80 cm. Allo stato selvatico è perenne, mentre coltivata è sterile e si rigenera esclusivamente per via vegetativa. E’ costituita principalmente dal bulbo, composto a sua volta da numerosi bulbi più piccoli.
L’aglio è noto per il suo odore e sapore molto forte. Responsabili di questo sono i composti solforati contenuti, in particolare l’Allicina. L’odore viene sprigionato in seguito al taglio, la masticazione o la spremitura, ecco perché gli spicchi interi non hanno odore.
L’Allicina è un potente antibiotico, in grado di inibire numerosi tipi di batteri tra cui quelli responsabili del tifo. Per questo venne già studiato da Pasteur nel 1858. L’aglio è da sempre stato considerato un medicamento naturale molto efficace. Una pianta indispensabile grazie alle sue innumerevoli proprietà salutari.
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Proprietà dell’aglio
Tra le numerose proprietà attribuite all’aglio c’è quella di dare alla pelle un aspetto sano e di favorire la crescita dei capelli. Questo effetto è dovuto alla presenza di una sostanza simile alle vitamine, in grado di favorire la crescita cellulare.
E’ un valido supporto nelle terapie contro il diabete e in malattie collegate al metabolismo degli zuccheri, perché contiene alcaloidi che svolgono un’azione simile a quella dell’Insulina.
E’ un ottimo antibiotico, da utilizzare nei casi di flora batterica intestinale alterata da cure precedenti. Costituisce un valido rimedio contro meteorismo e crampi addominali. E’ molto utile anche in caso di diarrea.
Rafforza il sistema immunitario. Lavora come potente battericida su tutto l’organismo ed è un validissimo vermicida. Regolarizza la pressione arteriosa, riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene l’aggregazione delle piastrine, tiene a bada il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Assunto tutti i giorni e per molto tempo potrebbe causare irritazioni alle pareti intestinali e danneggiare le cellule ematiche. Un consumo moderato invece migliora il nostro stato di salute. Come sempre, #lagiustaviadimezzo!
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Valori nutrizionali in 100 g di aglio
Ecco cosa contengono 100 grammi di aglio:
Acqua 80 g
Carboidrati 8,4 g
Zuccheri 8,4 g
Proteine 0,9 g
Grassi 0,6 g
Colesterolo 0 g
Fibra totale 3,1 mg
Sodio 3 mg
Potassio 600 mg
Ferro 1,5 mg
Calcio 14 mg
Fosforo 63 mg
Vitamina B1 0,14 mg
Vitamina B2 0,02 mg
Vitamina B3 1,30 mg
Vitamina A 5 µg
Vitamina C 5 mg
Quando lo acquistiamo, preferiamo l’aglio nostrano e biologico, si riconosce dagli spicchi piccoli e un po’ grinzosi. L’ideale sarebbe gustarlo crudo o poco cotto. In ogni caso, per ripulire l’alito dopo un pasto, aiuterebbe molto masticare una foglia di menta, di salvia, un chicco di caffè o semi di anice. Quando lo cuciniamo, per evitare di avere un odore troppo forte, è meglio usare lo spicchio rivestito ancora della sua buccia o tenerlo in ammollo nel latte per qualche ora.
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Esistono numerose varietà, più di cinquanta e sono tutte commestibili. Ultimamente si sente tanto parlare di aglio nero che però non è una varietà. E’ semplicemente aglio bianco sottoposto ad un processo di fermentazione naturale che prevede la permanenza dei bulbi ad umidità e temperatura controllate. E’ noto il Nero di Voghiera dop.
Attraverso questo processo, i bulbi si scuriscono sempre più, fino a diventare neri mentre il sapore da intenso diventa più morbido e delicato rendendo la consistenza degli spicchi più tenera e migliorandone la digeribilità.
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Come usare l’aglio in cucina
In cucina gli impieghi dell’aglio sono davvero numerosi. I bulbi possono essere usati sia crudi, per aromatizzare insalate di verdure crude e cotte, sia cotti per insaporire pietanze di ogni genere.
- Si può strofinare sulle fette di pane con o senza pomodoro fresco, e sulle pareti delle insalatiere, per dare sapore agli ortaggi che andremo a condire, riducendo così anche l’impiego di sale.
- Aggiunto al sugo di cottura di polpette o arrosti darà un gusto in più e renderà le carni più leggere e meno grasse.
- Aggiunto ai sughi di pomodoro e verdure, tutto risulterà più appetitoso e non potrà mancare nel famoso pesto alla genovese.
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Come conservare l’aglio
Innanzitutto, mai separare gli spicchi dal bulbo perché potrebbero subire traumi esterni e deteriorarsi in fretta. Pensate che gli spicchi singoli possono durare al massimo due settimane, mentre quelli attaccati ai bulbi anche due mesi.
Tenere l’aglio lontano da umidità, gelo e troppa luce. Preferire luoghi freschi, asciutti, al riparo dalla luce del sole e ad una temperatura di 15 gradi. Conservarlo in un sacchetto di carta o in un cestino di vimini a maglie larghe. Evitare di conservare l’aglio fresco in frigorifero perché l’umidità favorirebbe l’insorgere di muffe e non utilizzare sacchetti o contenitori di plastica per evitare la germinazione.
Esistono anche altri procedimenti che consentono di conservare l’aglio fresco per esempio: sott’olio, sott’aceto, disidratato o nel sale per ottenere il sale aromatizzato.
Pubblicherò presto un articolo di ricette dedicate a questo straordinario alimento. Per non perderlo, iscrivetevi alla mia newsletter!