Pesto genovese

Il pesto genovese è un classico intramontabile, piace a tutti, persino ai bambini. Sarà davvero una buona scelta? Ebbene sì: è un toccasana per la nostra salute e oggi ti spiego perché!

Pesto genovese o “alla genovese”?

La dicitura corretta è “pesto genovese” e non “alla genovese”, perciò quando in commercio troviamo un vasetto con riportato “pesto alla genovese”, dobbiamo essere consapevoli che non si tratterrà della ricetta tipica ma che probabilmente li dentro ci potrà essere di tutto, ricotta, anacardi, olio di semi e altri ingredienti che non fanno parte della preparazione originale.

Oltre alla dicitura “pesto genovese”, verificate bene anche gli ingredienti. Devono essere sette e sono quelli contemplati dal Consorzio:

  • basilico genovese DOP
  • Olio extra vergine d’oliva (meglio se della riviera ligure)
  • Parmigiano reggiano DOP (o Grana Padano),
  • Pecorino DOP (o fiore sardo)
  • Pinoli
  • Aglio
  • Sale.

Come si prepara il peso genovese

Le operazioni da fare sono queste:

  • lavare il basilico e farlo asciugare su un canovaccio, – pestare l’aglio (calcolare uno spicchio ogni trenta foglie) nel mortaio insieme a qualche grano di sale grosso
  • quando i due ingredienti avranno raggiunto una consistenza cremosa aggiungere i pinoli che si ammorbidiranno e andranno a creare il giusto equilibrio con l’aglio
  • infine unire, un po’ alla volta, le foglioline di basilico e con il pestello iniziare a fare dei dolci movimenti rotatorio
  • quando anche il basilico è ben pestato, aggiungere i formaggi e versare l’olio a goccia. Il pesto è pronto per essere utilizzato sulla pasta o anche nel minestrone.

La lavorazione deve avvenire a temperatura ambiente e deve essere piuttosto veloce per evitare l’ossidazione. Con il frullatore ovviamente è più veloce e se si usano ingredienti di prima qualità rispettando la ricetta, il risultato sarà sicuramente apprezzabile, come quello fatto col mortaio.

Come si prepara il pesto genovese

Il pesto può essere conservato per qualche giorno in un vasetto di vetro dentro il quale va aggiunto dell’olio extra vergine d’oliva per evitare l’ossidazione e posto in frigorifero. Altri metodi di conservazione alternativi sono il sottovuoto oppure il congelamento ma senza l’aggiunta del formaggio.

I 3 ingredienti che rendono prezioso il pesto genovese

Il pesto genovese ha importanti proprietà benefiche che derivano soprattutto dall’insieme di due dei suoi componenti, il basilico e l’aglio. Vediamole in dettaglio.

1. Il basilico

Ha rilevanti proprietà nutritive ed è ricco di minerali e vitamine, infatti è un’ottima fonte di rame, calcio, vitamina K e vitamina C. Le sue proprietà sono da attribuire agli oli volatili e ai flavonoidi che sappiamo essere protettori della struttura cellulare dai danni ossidativi dei radicali liberi.

2. L’aglio

Nel pesto rimane crudo. Vanta proprietà antitumorali e di supporto per rafforzare le difese immunitarie. Regola la pressione arteriosa agendo sulla vasodilatazione delle arteriole e dei capillari. E’ un ottimo aiuto per chi soffre di ipertensione, riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene la formazione di trombi, regolarizza il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Quindi insieme, aglio e basilico, svolgono un’azione depurativa su fegato, stomaco e intestino aiutando anche a rinforzare il cuore e la circolazione sanguigna.

3. I pinoli

Anche i pinoli rappresentano un ottimo ingrediente, sono una fonte eccellente di grassi buoni e di minerali preziosi per la salute della pelle e delle articolazione. Hanno un alto contenuto di grassi mono e polinsaturi, quindi buoni, con un’importante percentuale di acido linoleico. Inoltre sono un’ottima fonte di vitamine, in particolare la E e PP e di sali minerali, soprattutto calcio, fosforo, ferro e potassio.

Grazie alla presenza di acido linoleico, i pinoli permettono di controllare i livelli di colesterolo nel sangue e sono un aiuto nel ridurre il colesterolo alto, utili per chi soffre di ipertensione. Grazie alla ricchezza di vitamine, i pinoli sono ottimi antiossidanti naturali riuscendo così a contrastare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare del nostro corpo.

In un prossimo articolo vi parlerò di tutte le varianti del pesto genovese: vi piace l’idea?

Torna in alto