Varianti del pesto genovese

Il pesto è a tutti gli effetti una salsa perché tutti gli ingredienti vengono amalgamati a freddo, senza essere cotti (te ne ho parlato in quest’altro articolo). In passato il pesto veniva “pestato”, nei mortai di marmo con il pestello di legno. Oggi invece lo prepariamo col frullatore, a immersione o meno. Qualunque sia il metodo che usi, la cosa importante é che rispetti la sequenza di inserimento dei singoli ingredienti. Deve essere la stessa che si rispettava usando il mortaio: prima si fa una cremina con il sale e l’aglio, poi si aggiunge il basilico ben asciugato, quindi formaggi, i pinoli e infine l’olio. Ora che sai tutto quello che ti serve, vediamo come usarlo al meglio in cucina!

Non solo trofie al pesto

Alcuni abbinamenti sono un vero classico della cucina italiana: trofie, trenette e gnocchi al pesto, altri invece sono azzardati quanto gustosi. Eccone alcuni:

  • nelle zuppe di cereali
  • invece delle classiche patate bollite e fagiolini, puré di patate o patate al forno, fagiolini e pesto
  • nei panini e nei tramezzini
  • sulla pizza aggiungendolo alla classica Margherita o come unico ingrediente
  • sui piatti cucinati al cartoccio come il pesce
  • aggiunto alla ricotta come ripieno per i pomodori al forno
  • aggiunto alla frittata, insieme a sale e parmigiano
  • aggiunto alle torte salate.

Ecco 2 varianti col pesto genovese

1. Pasta con pesto e pancetta

Ti serviranno per 4 persone:

  • 320 gr di pasta
  • 100 gr di pancetta
  • 4 cucchiai di pesto genovese
  • sale q.b.

Metti a bollire l’acqua e aggiungi la pasta preferibilmente corta, nel frattempo prepara il condimento: in una padella antiaderente fai rosolare la pancetta, non aggiungere olio perché c’è già il grasso della pancetta. Quando la pancetta si sarà ben rosolata spegni la fiamma e lasciala intiepidire. Una volta cotta la pasta aggiungi il pesto e la pancetta, ripassa il tutto in padella mantecando, se necessario, con un po’ di acqua di cottura.

2. Pasta con peso, pomodorini e burrata

Ti serviranno per 4 persone:

  • 320 gr di pasta
  • 1 burrata
  • 15 pomodorini
  • sale q.b.
  • olio
  • aglio.

Metti a bollire l’acqua e aggiungi la pasta, nel frattempo lava e taglia i pomodorini a metà e mettili a rosolare in una padella piuttosto grande con aglio e un filo d’olio. Lascia cuocere il sugo fino a quando i pomodorini non si saranno ammorbiditi. Una volta cotta la pasta, versala nella padella con i pomodorini, aggiungi il pesto e manteca il tutto. Disponi nei piatti, taglia la burrata in quattro pezzi e adagiala sopra la pasta. E’ una variante tutta vegetariana che vi stupirà.

3 alternative al classico pesto genovese

Tra le alternative al pesto genovese, quelle di origine siciliane sono tra quelle più conosciute e apprezzate. Vediamole nel dettaglio.

1. Pesto alla trapanese

É realizzato con le mandorle e i pomodori. Una leggenda racconta che i marinai di Trapani abbiano sostituito gli ingredienti del pesto genovese, dopo averlo conosciuto attraverso i marinai genovesi, con quelli prodotti dalla loro terra.

2. Pesto di pistacchi di Bronte

É una variante molto gustosa del pesto. Prevede l’utilizzo dei pistacchi di Bronte DOP, sale e olio extra vergine di oliva. Il risultato è una salsa straordinaria, dalla consistenza corposa e molto ricca di gusto. Questo pesto è ideale non solo per i primi piatti, ma anche per le tartine, i panini e la pizza.

3. Pesto di nocciole siciliano

Sostituisce i pistacchi con le nocciole. É perfetto su bruschette, tartine, come condimento per la pasta o come accompagnamento a piatti di carne o pesce.

Personalmente adoro il pesto di pistacchi abbinato con i gamberoni: e voi?

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